Cafè Nirvana  Comunicato Stampa


La casa editrice Curtis & Moore Italia -publishing ha pubblicato in questi giorni sulla piattaforma internazionale, KDP Amazon kindle publishing, i primi due e-book illustrati, rispettivamente in versione italiana ed inglese, di una interessante collana, “Cafè Nirvana”.


Il progetto “Cafè Nirvana”, nasce da una idea dell’autore Mariano Luchini, giornalista e creativo che ha immaginato l’edizione internazionale di una collana di libri elettronici illustrati (e-book) e paperback che presentassero oltre al contenuto testuale anche quello grafico attraverso numerose e particolari illustrazioni a corollario.


La serie è stata concepita in collaborazione con lo scrittore italiano Stefano Cortese che si è occupato della intera stesura dei testi.

Il coordinamento editoriale della collana è affidato al ricercatore culturale Cristiano Luchini, coadiuvato da un nutrito staff di grafici e impaginatori professionisti che hanno permesso la realizzazione finale dell’opera.


Il primo libro e la prima edizione della collana “Cafè Nirvana”, è composto da tre racconti, che vedono la magistrale collaborazione di tre artisti internazionali, Anya Surgan, Lakshman Khadapkar, Arturo Portillo rispettivamente provenienti da Europa orientale, India e America Centrale. 


Attraverso le loro stupende illustrazioni, esclusivamente create per la serie di racconti  della collana, si è potuto realizzare sin dalla prima edizione un’opera editoriale completa e sicuramente appagante per il lettore .


La narrazione degli episodi presenti nella collana di “Cafè Nirvana” si struttura in un habitat fantastico, un luogo fuori dal tempo e dallo spazio dove alcuni grandi personaggi appartenenti ciascuno a varie epoche storiche che per “oscuro arcano”, possono incontrarsi e confrontarsi, argomentando; di letteratura, di politica, musica, arte, poesia, socialità, etc. 


I personaggi di questi racconti agiranno, quindi, in un tempo indefinito, relativo.

 Accogliendo l’affermazione di Albert Einstein, “Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando”, possiamo immaginare, che la dimensione in cui i personaggi agiscono sia una proiezione del tempo interiore, che assume forma a seconda delle circostanze, delle vicende e delle esperienze di ciascuno di essi.


 Questo tempo relativo, potrà assumere, volta per volta, le caratteristiche di uno spazio caro alla memoria o all’epoca di uno dei due personaggi, protagonisti, probabilmente di colui che mette in moto l’azione dialogica.

La differenziazione del contesto volta per volta, per ciascuno dei personaggi permetterà, all’autore, di differenziare per ogni episodio, le scenografie, avendone sempre di nuove, vincolate ai personaggi, in cui consentire loro di muoversi.


La serie, “Cafè Nirvana”, quindi, riassume ed esemplifica un concetto: il Cafè è comunemente un luogo di ritrovo, di sosta, un vero e proprio spazio indefinito. 

Il Nirvana, rappresenta l’ultimo stadio dell’illuminazione, la fine delle reincarnazioni, l’assenza di desiderio, il punto culminante di un processo di liberazione.

 

Approdati al “Cafè Nirvana”, i nostri personaggi vengono stemperati dal loro tempo e dalle loro passioni. 

Esiste solo un dialogo sui fatti di un mondo che a loro in fondo non interessa più…